MINISTERO DELL'INTERNO

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MINISTERO DELL'INTERNO 
MINISTERO DELL'INTERNO 
[non presente] 
84265 bb., regg. voll. e fascc. 
Il primo ordinamento del ministero si ebbe con r.d. 9 ott. 1861, n. 255, cui fece seguito il r.d. 20 ott. 1861, n. 291, che ne stabiliva la prima pianta organica. Il decreto n. 255 del 1861 aboliva il segretariato generale previsto dal r.d. 10 giu. 1860 [Raccolta regno Sardegna, 1860, n. 4128.] del regno sardo, e ne ripartiva le competenze in quattro direzioni generali: centrale (personale, contabilità e servizi diversi); pubblica sicurezza; amministrazione comunale e provinciale, opere pie e sanità; carceri (che subentrava all'ispettorato generale delle carceri). Dipendeva dal ministero anche la direzione generale degli archivi generali del regno. Nel 1862 (r.d. 10 marzo, n. 4821 fu ricostituito il segretariato generale e furono soppresse la direzione generale centrale e quella dell'amministrazione comunale e provinciale, opere pie e sanità. Nel 1863 (r.d. 4 gennaio, n. 1194) fu soppressa anche la direzione generale di pubblica sicurezza. Nel 1864 (r.d. 30 ottobre, n. 1980) furono ricostituite la direzione generale dell'amministrazione comunale e provinciale e quella della pubblica sicurezza. Nel 1866 (r.d. 14 dicembre, n. 3475) le direzioni generali assunsero la denominazione di direzioni superiori e il ministero veniva così ripartito: direzione superiore dell'amministrazione, direzione superiore della pubblica sicurezza, direzione superiore delle carceri. Un unico ufficio provvedeva ai servizi di copisteria e spedizione. Nel 1868 (r.d. 23 aprile, n. 4551) veniva soppressa la direzione superiore della pubblica sicurezza e abolito il posto previsto per il direttore superiore. Nel 1869 (r.d. 2 gennaio, n. 4810) fu soppressa la direzione superiore dell'amministrazione e ricostituita quella della pubblica sicurezza. Nello stesso anno veniva istituito il servizio ispettivo per controllare l'attività degli organi dipendenti (r.d. 15 sett. 1869, n. 5362). In base al nuovo ordinamento dei servizi dell'amministrazione centrale, approvato con r.d. 3 lu. 1887, n. 4707, il ministero fu così organizzato: gabinetto, segreteria generale, ragioneria centrale (istituita nel 1870), direzione generale dell'amministrazione civile, direzione generale della pubblica sicurezza, direzione generale delle carceri, direzione generale della sanità pubblica. Con r.d. 11 nov. 1888, n. 5822, fu istituita una direzione centrale di tiro a segno nazionale, con attribuzioni consultive e di ispezione, poi soppressa. Nel 1891 (r.d. 29 marzo, n. 149) fu soppressa la direzione generale dell'amministrazione civile, ricostituita due anni dopo (r.d. 24 dic. 1893. n. 689). Durante la prima guerra mondiale furono istituiti nuovi uffici di sottosegretariato di Stato, uno con le funzioni d commissariato generale per gli approvvigionamenti alimentari e consumi (l. 7 ott. 1917, n. 1598), un altro per il disimpegno di speciali attribuzioni (istituito con d. 1 nov. 1917, n. 1817 e soppresso con l.4 genn. 1919, n. 42). Un nuovo ordinamento del ministero fu approvato con r.d.l. 9 nov. 1919, n. 2122, che però non modificava il numero e le attribuzioni delle direzioni generali. Nel 1922 (r.d. 31 dicembre, n. 1718) la direzione generale carceri e riformatori passava al ministero della giustizia e affari di culto. Nel 1927 i servizi del ministero venivano così ripartiti: gabinetto, segreteria particolare, ufficio del personale (gli affari del personale erano stati fino ad allora trattati da una divisione prima in posizione autonoma rispetto alle direzioni generali), direzione generale dell'amministrazione civile, direzione generale della pubblica sicurezza, direzione generale della sanità pubblica. Nel 1932 passarono al ministero dell'interno la direzione generale affari di culto e la direzione generale del fondo per il culto e del fondo di beneficenza e religione nella città di Roma. Nel 1937 (r.d. 7 giugno, n.1128) fu istituito un ufficio demografico, che divenne nel 1938 (r.d. 5 settembre, n. 1531) direzione generale demografia e razza. Nel 1939 (r.d. 27 febbraio, n. 333) fu istituita la direzione generale dei servizi antincendio, alle dipendenze della quale fu posto con l.27 dic. 1941, n. 1570, il corpo nazionale dei vigili del fuoco. In base al r.d. 15 apr. 1940, n. 452 relativo alla ripartizione dei servizi dell'amministrazione centrale, il ministero era così organizzato; gabinetto; segreteria particolare; otto" direzioni generali: pubblica sicurezza, amministrazione civile, affari generali e del personale subentrava all'ufficio del personale), sanità pubblica, affari di culto, fondo per il culto, demografia e razza, servizi antincendi; istituto di sanità pubblica retto da un ispettore generale. Durante la seconda guerra mondiale furono istituiti con r.d. 5 mag. 1941, n. 410, un ispettorato per i servizi di guerra, l'unione nazionale per la protezione antiaerea (UNPA) e la direzione generale per i servizi di protezione antiaerea. Con r.d.l. 9 giu. 1943, n. 588, l'ispettorato diventava direzione generale per i servizi di guerra. Nel 1945 con d.lgt. 31 maggio, n. 418 furono soppresse le direzioni generali demografia e razza, servizi di guerra e servizi di protezione antiaerea; con d. lgt. 12 lu. 1945, n. 417 fu soppressa la direzione generale sanità pubblica e venne istituito l'alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica posto alle dipendenze della presidenza del consiglio. Con d.l.c.p.s. 14 febbr. 1947, n. 27, veniva soppresso il Ministero dell'assistenza Post-bellica , e una parte delle sue competenze passavano alla direzione generale per l'assistenza Post-bellica istituita presso il ministero dell'interno. Nel 1948 il ministero era pertanto così organizzato: gabinetto; segreteria particolare; ufficio crittografico, telegrafico e cifra; sette direzioni generali: amministrazione civile, pubblica sicurezza, affari generali e del personale, affari di culto, fondo per il culto, servizi antincendi, assistenza Post-bellica. Quest'ultima, fondendosi con i servizi di assistenza e beneficenza della direzione generale dell'amministrazione civile, divenne con d.m. 1 giu. 1949 direzione generale dell'assistenza pubblica. Con l.12 ag. 1962, n. 1340, fu istituita la direzione generale per le attività assistenziali internazionali (A.A.I.) soppressa con d.p.r. 24 lu. 1977, n. 617: i servizi relativi alle attività assistenziali italiane e straniere sono confluiti in un'unica direzione generale dei servizi civili. In base al decreto n. 617 del 1977, è stata soppressa anche la direzione generale dell'assistenza pubblica le cui attribuzioni sono confluite nella direzione generale per la protezione civile e i servizi antincendi, mentre la direzione generale degli affari di culto e quella del fondo per il culto sono state fuse in un'unica direzione generale degli affari dei culti. Con d.p.r. 30 sett. 1963, n. 1409, fu istituita la direzione generale degli Archivi di Stato, che subentrava a ufficio centrale degli Archivi di Stato dipendente da la direzione generale amministrazione civile. Con d.l. 14 dic. 1974, n. 657, convertito in l. 29 genn. 1975, n. 5, la direzione generale degli Archivi di Stato veniva ricostituita presso il ministero per i beni culturali e ambientali, mentre presso il ministero dell'interno si creava un ispettorato per i servizi archivistici le cui attribuzioni sono state stabilite con d.p.r. 30 dic. 1975, n. 854. Una rilevante trasformazione in relazione al settore dell'ordine pubblico si è verificata con la l. 24 ott. 1977, n. 801 (Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la sicurezza e la disciplina del segreto di Stato) che ha istituito il CESIS (comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza) alle dirette dipendenze de presidente de consiglio, il SISMI (servizio per le informazioni e la sicurezza militare) alle dipendenze del ministero della difesa e il SISDE (servizio per le informazioni e la sicurezza democratica) alle dirette dipendenze del ministero dell'interno, attribuendo al presidente del consiglio dei ministri le decisioni sull'uso del segreto di Stato e la responsabilità politica dei servizi di informazione. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]  

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