"Esposto dell’ingegnere Elio Finzi contro l’avvocato Marino Caramaschi"@ita . . . "Petition of the Engineer Elio Finzi Against the Lawyer Marino Caramaschi"@eng . "Petition of the Engineer Elio Finzi Against the Lawyer Marino Caramaschi"@eng . . . . "3 pagine"@ita . "In 1943 Elio Finzi, a Jewish engineer, created a society together with the lawyer Marino Caramaschi and Mario Besutti, in which his name did not appear, in order to escape racial persecution. Then, he was forced to escape to Switzerland and the lawyer Marino Caramaschi took advantage of his absence from Italy to obtain non due financial incomes. At the end of the war, Finzi denounces Caramaschi for his behaviour to the Mantua Liberation Committee."@eng . "Esposto dell’ingegnere Elio Finzi contro l’avvocato Marino Caramaschi"@ita . . "«Il sottoscritto Ing. Elio Finzi fu Roberto, abitante in Mantova […] porta a Vostra conoscenza quanto segue: Si premette che: Nell’anno 1943 si era associato coi sigg. Avv. Marino Caramaschi e Mario Besutti, entrambi di Mantova, per l’acquisto di una torbiera in Marcaria. Tale associazione veniva conclusa di primo accordo, ma verbalmente per sfuggire a persecuzioni di carattere razziale da parte del sottoscritto. Malgrado i tempi tristi e le difficoltà di ogni genere, nell’ottobre del 1943 stesso la gestione si è chiusa con il versamento a ciascun socio di un utile. Ciò premesso, il sottoscritto denuncia l’avv. Marino Caramaschi per avere nel marzo 1944, mentre lo scrivente era esule in Isvizzera, con una citazione che denunciava l’esistenza dell’associazione dopo che lo stesso avvocato era già stato tacitato: a) voluto dimostrare che lo scrivente era socio dell’impresa, onde ottenere ulteriori compensi non spettantigli; b) costretto il Besutti a denunciare alla Prefettura di Mantova, in base al D. L. del 4 gennaio 1944 N. 2, l’interessenza dello scrivente alla gestione della torbiera, per privarlo così della sua quota; c) ottenuto dalla moglie del sottoscritto, che versava nelle sue preoccupazioni, che ognuno può pensare, dovendo mantenere i figli rimasti con lei, la somma di £ 8.500 (ed eguale cifra al Besutti) addossando oltre gli eventuali versamenti per tasse. È necessario far noto che la richiesta Caramaschi era di £ 30.000, ridotto a £ 17.000 per l’amichevole ed energico intervento del notaio dott. Tito Azzini; d) provocato così la svendita della torbiera a scanso di maggiori guai e con rilevantissima perdita. Il sottoscritto è a completa disposizione di codesto Comitato per tutte le verifiche che intendesse prescrivere sulla gestione della torbiera, della quale a torto il Caramaschi si lagnava, gestione tenuta dallo scrivente e dal sig. Besutti, e fa presente che registri e documenti relativi sono depositati da tempo, parte presso il rag. Giuseppe Arvati e parte presso il notaio dott. Tito Azzini. Non è per sentimento di vendetta che lo scrivente sottopone a codesto Comitato la presente denuncia, ma perché si possa chiarire il comportamento di chi, pur proclamandosi antifascista, non ha esitato per avidità di guadagno ad agire giudizialmente per profittare delle minorate condizioni in cui il sottoscritto versava […]»"@ita . . . "3 pages"@eng . .